L’arte di Joshua Reynolds; prestigioso autoritratto del pittore inglese di epoca settecentesca

reynolds autoritratto lato bQuesto dipinto di  epoca settecentesca su tela  è un autoritratto di Joshua Reynolds. E’ stato esposto anche presso la Galleria degli Uffizi di Firenze, ed è un pezzo straordinario di grande valore artistico e con le caratteristiche note di pregio dell’opera che sono riscontrabili nella parte posteriore. Le foto a corredo costituiscono una mera presentazione, in quanto la visione di presenza consente di apprezzare l’arte di Reynolds in tutta la sua magnificenza. Nel nostro show room di Civita di Oricola è gelosamente conservata questa opera che incanta gli estimatori.

 

 

 

 

reynolds autoritratto lato aLa storia: Reynolds sir Joshua, ritrattista inglese, nasce il 16 luglio 1723, a Plympton, in Inghilterra, figlio di un Pastore ed Insegnante, già in giovane età espresse il desiderio di dedicarsi alla pittura.
Dopo il liceo, nel 1740 di trasferì a Londra dove fece l’apprendista per quattro anni nello studio di Thomas Hudson, un ritrattista convenzionale, a sua volta allievo e genero diJonathan Richardson. Nel 1743 ritornò nel Devon dove iniziò a dipingere navi nel porto di Plymouth, rendendosi presto conto dell’insufficienza della sua istruzione pittorica: tornato a Londra dopo pochi mesi ricominciò a dedicarsi alla ritrattistica studiando prima gli antichi maestri fino ad acquisire uno stile indipendente.
I primi ritratti eseguiti, pur essendo caratterizzati da pennellate audaci ed un personale impasto di colori che formavano uno spesso strato di vernice sulla tela, rivelano lo studio dei ritratti del pittore barocco fiammingo Sir Anthony Van Dyck.

Reynolds nel 1749 si recò con l’amico Augusto Keppel a Minorca, una delle isole Baleari al largo della costa mediterranea della Spagna, dove un caduta da cavallo lo trattenne per cinque mesi, dopo i quali proseguì il suo viaggio per Roma.

A Roma, dove si fermò per due anni, Reynolds sir Joshua rimase tanto impressionato dalle antiche scultura greco-romane e dai grandi capolavori di pittura italiana, che furono la base dell’ispirazione di tutti i suoi i suoi dipinti e dei suoi discorsi per il resto della vita.

Per ritornare in Inghilterra il pittore si fermò a Firenze, Bologna e Venezia,per studiare i lavori del Rinascimento italiano.

Dipinto di Reynolds sir JoshuaTiziano, Jacopo Tintoretto e Paolo Veronese divennero i suoi maestri ideali, da loro assorbì il colore e gli effetti della luce e l’ombreggiatura che le sue opere furono ispirate allo stile veneziano.

Tornato in patria, Reynolds si stabilì nel 1753 Londra, dove si presto si assicurò il successo tanto che già dal 1755 fu costretto ad assumere assistenti studio per aiutarlo a comporre i numerosi ritratti commissionatigli.

Nei primi ritratti a Londra è molto evidente la conoscenza della pittura veneta, accostata ad una particolare capacità di osservazione.

Dopo il 1760 lo stile di Reynolds diventato sempre più classico e, avvicinandosi ai canoni dei pittori della scuola bolognese affascinati dalle scoperte archeologiche greco-romane, impose ai suoi modelli posa e abiti più rigidamente antichi, perdendo gran parte della simpatia e comprensione che ottenevano le sue opere precedenti.

Con la fondazione della Royal Academy nel 1768, Reynolds ne viene eletto primo presidente e nominato baronetto da re Giorgio III.

Nel 1781 Reynolds visita le Fiandre e l’Olanda, dove studia l’opera del Pieter Paul Rubens, attingendo idee anche da esso, ma l’anno dopo
il maestro viene colpito da una paralisi, il suo ascendente all’interno della Royal Academy, viene minata.

Il pittore, dopo aver avuto per anni problemi di vista e dopo aver tenuto il suo ultimo discorso nel 1790, muore il 23 Febbraio 1792 a Londra dove venne sepolto nella Cattedrale di St. Paul.