Oltre 300 anni di storia racchiusi in oltre 3000 mq di Showroom

Press Office Serafini Group – Serafini Antichità oggi è un amplissimo show room, unico nel suo genere nel settore del mobile antico, con una vastissima scelta e ciò nonostante un ricambio continuo grazie ai periodici arrivi di collezioni e pezzi unici provenienti dall’Inghilterra, dalla Francia, dai paesi nordici ed altre parti del mondo. Tutto viene selezionato in base a ricerche di mercato, per garantire una offerta al cliente finale oltremodo soddisfacente. Oggi possiamo osservare la maestria con la quale i restauratori riportano allo splendore pezzi di storia destinati a scomparire nel tempo. Nello show room si possono apprezzare i marmi, arredi in ferro battuto ed oggettistica importati direttamente dall’India.Tutto trae origine dalla  passione condivisa di Giancarlo e Cristina che dal 1971 cercano di estendere alla clientela  l’amore per questo lavoro.
L’umiltà di cominciare un’avventura assieme in un piccolo bazar autostradale con unica freccia al proprio arco l’orgoglio delle proprie scelte e molti clienti a cui mostrarlo. La costanza di conquistare sempre nuove persone e realtà  e la perseveranza di saper mantenere quanto acquisito nel tempo con la professionalità e competenza. Elementi di base raccolti dai propri figli, Davide e Paolo,  i quali hanno esteso le attività a Modena, allestendo uno splendido show room all’interno del Mulino di Navicello, laddove i Serafini vantano le proprie origini familiari.
Questo ha fatto di Serafini Antichità un importante gruppo imprenditoriale che oggi opera in diversi settori quali le collezioni di antichità, qualificati format di restauro, service area autostradale, immobiliare, acetaia ed attività ricettiva di Bad & Breakfast nella suggestiva e magica cornice del Mulino di Navicello.

Le nuove collezioni d’estate Mexico Line 2019, terrecotte pregiate per il buongusto, l’arredo e la convivialità.

Serafini Antichità presenta per l’Estate la nuova collezione Mexico Line 2019.  Presso l’amplissimo show room situato presso Civita di Oricola, e nell’area Expo dell’Area di Servizio Civita Sud sulla A24, potrete trovare in esposizione un prodotto artigianale che si può definire l’alta qualità accessibile. Barbecue messicani in grado di conferire un certo fascino ed arredare ambienti e spazi interni ed esterni. Arredamento e praticità per feste e conviviali all’aperto. Basta infatti un pò di carbone  o di legna per preparare squisite grigliate o piatti all’aperto che possono essere valorizzati con i prodotti dell’Acetaia Serafini sempre disponibili nel medesimo show room. I barbecue sono realizzati in terracotta rossa rigorosamente messicana per un prodotto cotto nei formi a circa 900 gradi. Resiste benissimo alle alte temperature, ma teme il gelo, quindi durante i periodi piu’ freddi per evitare fessurazioni al prodotto è bene ricoverarlo all’interno di garage o cantine o come arredo interno. I costi sono alquanto accessibili, ce ne sono tante forme per tutti i gusti e per tutte le esigenze, vale la pena osservarli, apprezzarli ed acquistarli.

Serafini Antichità sui legni ci mette la firma, alta qualità, tante idee ed arte creativa.

Serafini Antichità firma i suoi legni. Una accurata selezione preliminare per avere nei laboratori artigiani ogni tipo di materiale per soddisfare al meglio le esigenze della clientela. Da sempre il legno è sinomino di calore, di grande affetto/effetto in rapporto con l’uomo. La valorizzazione del legno è quella di trasformarlo dando vita ad un prodotto senza tempo. Colori, sfumature, idee, tanta creatività e la nostra professionalità possono dare risultati entusiasmanti. Perchè noi partiamo dalla base, del legno, con una cura dei dettagli che fa quella differenza che ci contraddistingue con grande soddisfazione. Ebbene presso il nostro show room, oltre alle expo delle migliori selezioni di antichità di ogni tipo, ci sono i nuovi legni, firmati Serafini che vi aspettano per prendere forma…

Nuovo restyling per l’Area di Servizio Civita Sud sull’autostrada A24 gestita da Serafini Group

Civita di Oricola – Nuovo restyling per l’Area di Servizio Civita Sud con il nuovo “Istante”.  Sull’autostrada A24/A25 (Strada dei Parchi)  nella carreggiata di percorrenza per chi proviene da Roma ed è diretto verso Teramo/Pescara e precisamente al Km 47,850. si trova dunque  l’area di servizio “Civita Sud” di SerafiniGroup. Qui gli automobilisti non sono dei semplici viaggiatori ma dei veri e propri clienti ai quali viene riservato un servizio di eccellenza a 360°. Si può fare un rifornimento nella piu’ assoluta sicurezza di utilizzare per il veicolo un carburante sicuro, rispettoso dell’ambiente e del motore da alimentare. Un comodo ed amplissimo parcheggio, consente di fare una sosta unica nel suo genere. Una vasta esposizione di mobili d’antiquariato, arredi, oggettistica, market per l’auto, design e molto altro. Una ottima occasione per riposarsi, osservando l’area expo dedicata ai viaggiatori. Novità spazio dedicato ai cani.  Molti inoltre sono i servizi offerti; dalla possibilità di sottoscrivere abbonamenti presso gli impianti sciistici di Campo Felice, a quella delle ricariche telefoniche…… I servizi igienici sono curati con trattamento igienizzante continuo per garantire il massimo comfort e sicurezza anche in questo contesto. Per chi volesse poi approfondire la conoscenza del mobile antico può visitare lo show room di Serafini Antichità, oltre tremila metri quadrati di esposizione. Dunque vale sicuramente l’occasione di una gradevolissima sosta.

La fantasia dei legni, l’arte nella creatività al servizio del cliente

Serafini Antichità propone alla propria clientela delle occasioni uniche, ossia la possibilità di realizzazioni in diverse tipologie di legni: Castagno, Larice, Yellow Pine, Noce & Rovere. Basta venire a trovarci e potrai scegliere il tutto in totale personalizzazione, partendo dal legno di base alle finiture finali per avere un prodotto unico nel suo genere. Con le basi si può realizzare qualsiasi cosa, progettata ed ideata dal cliente oppure anche composta da noi su vostre indicazioni. I costi di realizzazione sono in promozione, quindi imbattibili per questo tipo di servizio. Dunque vi aspettiamo!

 

L’Acetaia Serafini a “Sentori del gusto alla Locanda del Poeta”, serata in grande stile cibo, vino, aceti balsamici Dop

Ufficio Stampa Serafini Group – Una serata in grande stile, quella del 13 Aprile 2019 svoltasi  alla Locanda del Poeta. Il perfetto connubio ha caratterizzato gli abbinamenti cibo-vino-aceti balsamici tradizionali Dop. L’introduzione della serata è stata curata dal founder della Locanda del Poeta Filippo Lattanzio che ha presentato ai numerosi convenuti alla conviviale, le caratteristiche dei piatti da portata, dei vini la cui selezione è stata curata da Matteo Palmieri (Molinodabere) e da Paolo e Davide Serafini (Acetaia Serafini).  Lattanzio ha posto l’attenzione sulla mission della Locanda, sempre alla ricerca della perfezione culinaria, e con l’esaltazione del gusto con l’utilizzo di prodotti tipici e rigorosamente artigianali. Paolo Serafini, per l’Acetaia omonima, ha illustrato le caratteristiche storiche dell’azienda e le diverse tipologie di aceti balsamici tradizionali dop prodotti, con invecchiamenti graduali fino al 30 anni. Matteo Palmieri, esperto di enologia ha illutrastrato invece le caratteristiche dei vini in abbinamenti ai servizi di cucina gourmet, e poi spazio alla celebrazione dei sentori del gusto che hanno deliziato tutti in un clima di amicizia e convivialità nella suggestiva cornice della Locanda del Poeta.

Serafini Antichità a CasaIdea presso la Fiera di Roma per la 45ma edizione della Mostra di arredo design

Roma – Anche quest’anno Serafini Antichità sarà presente a Casa Idea presso la Fiera di Roma in occasione della quarantacinquesima edizione della Mostra di Arredo e design. In expo le nuove collezioni primavera estate, con oggettistica, design e pezzi unici di antiquariato

Ingresso Visitatori:

  • Sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00
  • Dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 20:00

Padiglioni: 1 – 2 – 3

Prezzi:

  • Sabato e Domenica 10:00 – 20:00 costo € 10,00
  • Dal Lunedì al Venerdì 15:00 – 20:00 ingresso gratuito

 

La donna nell’antichità, celebrazione di auguri per un bene inalterato dell’umanità

Con gli strumenti informatici moderni, se si prova  ad effettuare  una ricerca della parola “donna” su di un social potremmo notare,  al di là ovviamente della connotazione etimologica (il termine deriva dal latino ossia da Domina e quindi signora), quanto tutto sia concentrato sulle parole chiave apparenza, sessualità , aspetto fisico. Questa realtà virtuale del terzo millennio avanzato che appare dal web  non è sicuramente completa rispetto alla storia.

Un’osservazione di base è che, di certo  le donne hanno un cervello e anche grandi doti manageriali. A volte è questione di scelte. È più facile per la donna essere considerata mettendo in mostra il corpo piuttosto che il cervello? O è il frutto di una realtà storica che vede sempre l’uomo come protagonista nella stanza dei bottoni?

Per capire meglio facciamo un salto nell’antichità, sul ruolo della donna  nell’antica Grecia.  All’epoca  la donna non era un soggetto politico,ma tutt’altro; per cui era vista come la fonte da cui attingere piacere mentre l’ uomo era visto come il guerriero che sopportava le violenze, le sofferenze per assaporare poi piccole vittorie. I grandi filosofi come Platone e Aristotele avevano un’ idea ben precisa della donna; il primo la considerava come un inganno astuto mentre il secondo amava parlare del gentil sesso con questa serafica espressione : < il silenzio reca grazia alle donne> , così sottolineando che sarebbero state più apprezzate se non avessero emesso alcun suono. E addirittura lo stesso Pericle emise un’ ordinanza in cui prevedeva che delle donne non si sarebbe parlato né in bene, né in male. E se non bastasse questo ad evidenziare la concezione di subalternità della donna rispetto all’uomo protrattasi nei secoli, si pensi ai ruoli marginali all’interno della società in cui di volta in volta è stata relegata; la vediamo come madre dei figli dell’uomo sposato ( a Roma, ricordiamo il Paterfamilias), come casalinga dedita solo alle attività domestiche e mai in ruoli significativi come ,per esempio, creatrice e costruttrice di una città. Anzi, a questo proposito, la leggenda narra di donne che hanno rappresentato la rovina delle città e dei rapporti tra città! Questo, in particolare, è il punto da cui parte lo storiografo Josine Blok che,in disaccordo con tale concezione parla di superamento di confini, l’abbattimento di quel muro creato da un sistema errato. Nel corso del tempo, il desiderio di riscatto, di uguaglianza e libertà hanno determinato la lotta per l’affermazione dei diritti della classe femminile, lotta che inizialmente ha visto partecipi un esiguo numero di donne, con episodi di protesta circoscritti, tra l’altro, a poche Nazioni; ma donne protagoniste della realtà storico-politica si sono avute fin dall’antichità. Si tratta di casi eccezionali, si pensi all’ Egitto in cui al trono c’era una donna o altre civiltà come i Sumeri e i Babilonesi in cui le donne stesse avevano forte indipendenza giuridica. Un’opportunità per le donne era rappresentata poi dalla scelta di appartenere a particolari caste :si pensi alle sacerdotesse e le etere che godevano di grande considerazione in età classica. Dal medioevo al XX secolo assistiamo ad un cambiamento che col processo di industrializzazione e con le guerre mondiali si è consolidato fino a divenire un dato di fatto. In particolare, in Italia, le donne cominciamo a godere del diritto di voto a partire dal 1946, con un discreto ritardo rispetto alle Inglesi e alle Statunitensi; da qui , una scalata di successo che ha visto ,oggi, le donne protagoniste anche nella sfera politica.

I nostri auguri a tutte le donne!

 

Il fascino dell’argento Sheffield, la storia della lavorazione di antichi oggetti d’arte

Nei nostri show room un punto d’eccellenza è quello relativo a molti oggetti di argenteria autentica e variazioni come lo sheffield. Abbiamo voluto dunqueapprofondire un argomento che ci affascina e che ci porta negli annali della storia che celebriamo ogni giorno con i nostri allestimenti.
Nell’Inghilterra del ‘700 vi era una grande richiesta da parte della piccola e media borghesia di vasellame da tavola con costi inferiori all’ argento sterling (925/1000 di argento puro) che rappresentava la massima aspirazione di tutti i ceti sociali, nacque cosi ad opera dell’argentiere Thomas Boulsover (1704-1788) l’ ARGENTO SHEFFIELD, nome dovuto alla città di residenza di Boulsover. Nei siti in lingua inglese troverete spesso la dicitura Sheffield plating, o Sheffield silver plate.
La lavorazione dell’argento Sheffield consisteva nel sovrapporre una lastra di rame come base e un altra d’argento indi venivano saldate contemporaneamente ad alta temperatura. La lastra ottenuta poteva essere lavorata come fosse una lastra d’argento, con i medesimi sistemi, a sbalzo, stampaggio e incisione.

Vi era pero un problema di adattabilità a contenere cibi e bevande per via delle parti scoperte in rame, fu un altro imprenditore tale Matthew Boulton (1728-1809) il quale risolse il problema inserendo due lastre di argento con in mezzo la lastra di rame, aggiungendo inoltre, nei punti di maggior attrito, un‘ulteriore lamina di argento. I prodotti risultavano di grande qualità, stile e accuratezza pari a quelli di argento e difficilmente distinguibili da essi.
 Per tali e tanti motivi lo sheffield ebbe una grande diffusione presso tutte le classi sociali dai piccoli borghesi ai ricchi signori e i stessi nobili non lo disdegnavano.
Ma fu l’avvento del bagno elettrolitico a determinare il declino del vecchio sheffield con prodotti che risultavano uguali ma a costi decisamente inferiori in quanto alle lamine in argento fino ad allora usate si sostituì il più economico bagno d’argento. Tutto questo avveniva intorno al 1840 e determinò una vera rivoluzione industriale: il silver plated vero e proprio, allora chiamato electroplating. Oggi l’antico Sheffield è molto ricercato dai collezionisti in quanto è sempre più raro e difficile da reperire sul mercato inglese, dove si trovano ancora molti pezzi in Sheffield lavorati a bagno elettrolitico fatti da grandi nomi dell’argenteria inglese del 1800 e che vanno considerati anch’essi pezzi da collezione.
Per approfondire e vedere dal vivo, veniteci a trovare!

L’arte del restauro; una autentica passione per Serafini Antichità

tavolo portone 3Il mobile antico è una passione. Nello scorrere degli anni riesce a conservare inalterato il fascino della storia che lo caratterizza. Un mobile passa attraverso epoche, generazioni, famiglie. Diventa parte integrante della nostra vita. Uno degli aspetti più caratterizzanti in questo settore è proprio l’arte del restauro. Una vera passione per Serafini Antichità che in adiacenza al proprio amplissimo show room di oltre cinquemila metri quadrati dispone di un laboratorio attrezzato e qualificato con restauratori che credono nel loro lavoro e riescono a riportate agli antichi splendori mobili e collezioni di antiquariato, che sembrano voler/poter essere inutilizzabili. Cosicchè Serafini Antichità restituisce il fascino alla storia, al mobile che prosegue inalterato il suo percorso d’arte e di creatività.
La dote principale di un restauratore è l’ amore per il proprio lavoro, condizione ideale perché un restauro riesca, nei limiti delle proprie possibilità e conoscenze.La prima fase del restauro consiste nell’individuazione tecnica-artistica di un mobile, ovvero la sua collocazione nel tempo, i metodi usati per costruirlo, lo stile che lo caratterizza. Acquisiti questi dati sarà fondamentale decidere il tipo di restauro da eseguire, questo può essere : conservativo o integrativo. Un restauro conservativo interverrà sul mobile solo con opere di consolidamento delle parti esistenti, salvaguardando, nei limiti del possibile, i “danni” acquisiti con il tempo. In un restauro conservativo non è necessario ripristinare, al punto di riportare il mobile alle condizioni in cui era quando fu costruito. Una gamba mancante va sicuramente rifatta, ma una tavola imbarcata, una cornice eccessivamente tarlata non devono essere reintegrate, ma consolidate per far si che la loro genuinità si prodighi nel tempo. Il restauro integrativo, invece riguarda più da vicino i mobili che non hanno più un’anima, se non si interviene in maniera drastica. Ricostruendo una cornice mancante su di un’armadio, si ridonerà allo stesso il fascino che aveva perso lungo il suo percorso nel tempo. Fondamentale è scrivere un programma di interventi, in cui verranno elencati in maniera cronologica. Si inizia sempre con gli interventi di falegnameria, poi di pulitura e quindi di lucidatura.  Elencate tutti gli interventi che dovete eseguire, sia quelli che integrano una parte mancante, sia quelli che si limitano al reincollaggio di una parte che si è semplicemente distaccata. La pulitura del mobile è l’operazione che richiede più attenzione, un’errore è più o meno irreversibile. Cosa sacra è la salvaguardia dell’integrità della patina, quella colorazione che il mobile ha acquisito con il tempo, è irriproducibile, quindi attenzione all’uso di sostanze troppo aggressive (soda caustica, acidi di vario genere), o di abrasivi, oserei quasi vietati. Analizzate sempre il tipo di vernice che ricopre l’oggetto, non sempre è necessario sverniciare e comunque usate sempre un prodotto adeguato, solo in certi casi quando ormai la patina è compromessa, l’uso di sostanze o mezzi drastici è consentito. La lucidatura è quell’operazione finale che dona al mobile tutto il sapore del suo tempo trascorso. I metodi principali di lucidatura sono due quello a cera e quello a gommalacca, il primo destinato a mobili di origine popolare, il secondo a mobili di ebanisteria medio alta.

Per qualsiasi altra informazione potete rivolgervi direttamente a noi…